venerdì 16 aprile 2010

Orlando furioso di Ronconi

Nel 1969 Edoardo Sanguineti e Luca Ronconi (un poeta e regista "d'avanguardia") realizzarono una acclamata versione teatrale del Furioso, a cui collaborarono il noto scenografo e costumista Pier Luigi Pizzi e alcuni famosi attori come O. Piccolo e M. Melato.
All'interno di uno spazio aperto, attori, pubblico e strumenti di scena -quali cavalli montati su ruote e altri macchinari- potevano interagire in modo innovativo. Il pubblico non era seduto e non poteva seguire lo spettacolo nella sua totalità.
Il solo momento in cui il pubblico confluiva nello stesso luogo era l'episodio centrale della follia di Orlando.

Qualche anno più tardi, nel 1975, la RAI produsse una versione televisiva dello spettacolo.
Furono riutilizzati gli speciali macchinari che avevano fatto la fama dell'allestimento teatrale, così come furono ingaggiati gli attori che avevano interpretato i personaggi principali.
In un primo tempo si pensò all'ipotesi di diffondere i materiali su due canali televisivi. Non esistendo ancora il videoregistratore, lo spettatore si sarebbe ancora una volta trovato nell'impossibilità di seguire tutta la trasmissione. L'ipotesi non fu realizzata.
Ronconi optò infatti per una versione più fedele al racconto ariostesco. Tuttavia la prima puntata non cominciò con la fuga di Angelica ma con la vicenda di Bradamante.
Il venir meno della simultaneità e l'impossibilità da parte dello spettatore di operare una scelta, la ricollocazione nella relativa passività di chi guarda il piccolo schermo modificò certamente la costruzione dell'opera e l'atteggiamento con cui fruire della rappresentazione.